V Corso di formazione nazionale sulla didattica della coralità nella scuola per direttori di coro, docenti di educazione musicale, operatori musicali, allievi dei corsi di didattica dei conservatori

ideazione e direzione artistica Maria Grazia Bellia

in collaborazione con

La formazione del Coroscenico si rivolge a quanti – direttori di coro, allievi della scuola di didattica della musica, operatori musicali, docenti di educazione musicale, insegnanti di scuola primaria – desiderano formarsi nell’ambito della didattica della coralità. Il corso fornisce modelli e proposte operative per progettare azioni scenico-corali in collaborazione con gli allievi.
Attraverso un lavoro di ricerca e cooperazione i coristi vengono incoraggiati a interrogare lo spartito per trovarne il senso musicale e dare significato al testo a partire delle intenzioni, base di partenza per una naturale emissione vocale espressiva.

Gli elementi che caratterizzano la metodologia di Coroscenico sono:
a) l’esecuzione vocale in movimento all’interno di uno spazio scenico;
b) un uso particolare e libero della partitura, oggetto di un libero intervento di rielaborazione svolto collettivamente affinché possano essere individuati al suo interno ruoli e compiti differenziati, ritagliati sulle diverse competenze e abilità individuali;
c) lo spazio scenico, l’ampio spazio lasciato al lavoro dei bambini in autonomia, attraverso la suddivisione in gruppi all’interno dei quali essi possano sperimentare forme di apprendimento cooperativo.

Il coro dalla parte dei coristi

L’attività corale nella scuola non può prescindere dalla motivazione degli allievi al canto. Il Coroscenico mette al centro dell’esperienza corale gli allievi e propone strategie didattiche basate sulla ricerca finalizzate alla costruzione di eventi scenico-corali.
La pratica del coro in movimento favorisce la circolazione delle idee, la collaborazione e i processi d’invenzione al fine di costruire

Nel panorama nazionale di formazione sulla pratica della coralità, Coroscenico propone riflessioni metodologiche e strategie didattiche nel tentativo di contribuire a dare risposte alle più sentite problematiche della pratica corale scolastica.
– Quali sono le competenze che un direttore deve possedere per facilitare l’attività corale nella
scuola?
– Come affrontare il repertorio perché questo possa essere accessibile a tutti?
Se gli “stonati” sono coloro che momentaneamente non sono in grado di affrontare le difficoltà presenti nel più diffuso repertorio corale per bambini e ragazzi, come può un direttore rendere accessibile e gratificante a tutti l’esperienza del canto corale senza operare la selezione della “specie canora”?
E, in questo senso, sono sufficienti, al direttore, le competenze tecniche relative al gesto e al corretto uso della voce?

Il corso si pone come obiettivo quello di affrontare questi problemi mettendosi dalla parte dei coristi. L’attività corale nella scuola non può prescindere dalla motivazione degli allievi al canto. Ed è proprio allo scopo di motivare efficacemente i coristi che Coroscenico li mette al centro dell’esperienza corale e propone strategie didattiche basate sulla ricerca, finalizzando il lavoro alla costruzione di eventi scenico-corali che prevedono l’azione e quindi il movimento. La possibilità di usare pariteticamente la voce cantata e quella parlata – dando a quest’ultima dignità artistica e offrendola come opportunità espressiva a coloro che presentato abilità d’intonazione in evoluzione – è una delle caratteristiche del lavoro del Coroscenico. In generale, si tratta di cambiare punto di vista sull’attività corale e passare da un’azione etorodiretta a una automotivata; un passaggio che ci incoraggia a vedere l’atto corale come una “condotta” del fare musica. In questa prospettiva l’uso della voce può essere vissuta in una dimensione che privilegia il gioco di costruzione dal “gioco senso-motorio” (esplorazione) al “gioco di regole” lasciando spazio al “gioco-simbolico” che conferisce all’atto vocale senso e significato. Cantare una vicenda o una situazione mentre ci si muove; intonare una melodia “nei panni” del personaggio conduce il coro verso un’interpretazione teatrale della partitura perché ciascuno nell’atto di cantare possa dare senso e significato a ciò che narra. Il movimento restituisce naturalezza al gesto vocale e attiva, al tempo stesso, spontanee azioni di drammatizzazione. Il direttore, quindi, non è solo colui che istruisce e i coristi non sono solo coloro che apprendono ed eseguo il canto; tra di loro si attiva un nuovo processo basato sulla cooperazione che coinvolge tutti, ciascuno con le proprie conoscenze e competenze, in un lavoro progettuale attorno alla partitura, che diventa al tempo stesso copione e canovaccio. Coroscenico propone, quindi, la diffusione del coro che agisce muovendosi all’interno di uno spazio scenico; un coro in cui i coristi discutono e cooperano alla costruzione di un’esecuzione personale del repertorio. Una pratica di coro inclusivo che crede nell’apprendimento cooperativo come processo di crescita umana e musicale. Nelle proposte didattiche del Coroscenico la lezione di coro prende forma di laboratorio di ricerca musicale.

Il corso promuove una nuova figura di direttore che:

  • facilita il processo di apprendimento
  • attiva il processo di ricerca
  • incoraggia gli allievi a interpretare la partitura e a fare ipotesi per l’esecuzione
  • offre un buon esempio vocale
  • si sa muovere nello spazio
  • conosce elementi di teatro
  • compone per la scena assieme agli allievi

Parole chiave/contenuti:

  • esecuzione vocale in movimento all’interno di uno spazio scenico
  • interpretazione scenica della partitura
  • composizione modulare per la scena
  • ambiente d’apprendimento
  • interpretazione cooperativa della partitura
  • studio e costruzione dei personaggi
  • uso della voce parlata e cantata
  • lo spazio dell’attore
  • l’improvvisazione vocale
  • elementi di composizione per la scena
  • dal segno al suono
  • dal suono alla scena

L’obiettivo del percorso di formazione è quello di fornire conoscenze, modelli, riflessioni teoriche e una forma mentis progettuale al fine di poter certificare esperti competenti che possano operare nella scuola secondo le proposte del Coroscenico. Le competenze verranno certificate a conclusione del percorso formativo che prevede la frequenza del corso invernale e del corso estivo intensivo attraverso la discussione di un progetto di Coroscenico elaborato dal candidato che desidera acquisire la certificazione di esperto di Coroscenico. I livelli di formazione necessari al conseguimento della certificazione possono essere frequentati anche in anni successivi. Ai fini della certificazione si rende noto che si può decidere di frequentare indifferentemente prima il corso invernale e successivamente l’estivo o viceversa, prima l’estivo e poi il corso invernale.

Modelli e Approcci (40 ore) Rinviato a data da destinarsi

Si tratta di quattro incontri durante i quali si lavora sui seguenti ambiti:
  • vocalità
  • improvvisazione vocale (uso della voce parlata e cantata)
  • apprendimento di modelli
  • uso della tecnologia per la realizzazione di paesaggi sonori e per l’uso della costruzione di ambienti vocali
  • composizione per la scena
  • studio dello spazio sonoro
  • consapevolezza corporea e uso dello spazio
  • lettura del repertorio tradizionale per la scena (attività di composizione)
  • il canto segnato

Maria Grazia Bellia, Teoria e pratica del Coroscenico

La riflessione teorica che chiarisce le motivazioni che sottendono alle proposte del Coroscenico si rendono necessarie per poter comprendere la pratica. La teoria seguirà i momenti della pratica che metterà gli allievi nelle condizioni di acquisire modelli riproducibili. La pratica del coro in movimento nasce perché ogni corista possa avere un posto, un ruolo e voce per cantare, per pensare, per dire e per fare musica. Il Coroscenico come ambiente di apprendimento che faciliti la “condotta vocale” di ciascuno nel rispetto di un’idea democratica dello stare assieme.

Lorenzo Donati, La voce, lo spazio (in costruzione)

Enrico Strobino, Paesaggi sonori e haiku

Paesaggio sonoro è, secondo Schafer, “un qualsiasi campo di studio acustico. Paesaggio sonoro può essere una composizione musicale, un programma radio o un ambiente acustico”. Nel nostro caso si cercherà di interpretare e di rappresentare alcuni testi poetici come se fossero paesaggi sonori, cioè come ambienti, come territori acustici, utilizzando anzitutto la voce, ma anche oggetti e strumenti musicali, nonché media digitali. Centrale sarà quindi il concetto di sinestesia. Alcuni Haiku saranno utilizzati come stimoli compositivi: forme brevi, costituite da pochi dettagli, piccoli gesti, momenti fugaci, piccole azioni, proponibili a qualsiasi livello di competenza.

Antonella Talamonti, La voce in scena

L’incontro propone un lavoro attorno alla voce parlata e cantata a partire dalla filastrocca. Si lavorerà sull’improvvisazione ritmica su pulsazione comune con le parole del testo; con direttore/ con più direttori in contemporanea/senza direttori; sulle trasformazioni del un testo in coro parlato/ intonato/ cantato; sull’improvvisazioni con frammenti del testo ed esperienze di ritmi periodici individuali, pulsazione individuale; sulla ricostruzione/reinvenzione semantica di un testo partendo dai frammenti; sulle relazioni di testo/contesto ricontestualizzando la filastrocca con canzoni/ melodie/altri testi, anche di altri paesi/in altre lingue, se presenti nel gruppo, che nascono per associazione libera; sulla possibilità di spazializzare qualunque di queste esperienze.
– La musica delle parole, delle consonanti e delle vocali
– La musica dei dialetti e delle lingue
– La musica delle intenzioni
– La musica delle emozioni
– La musica delle relazioni
– La musica dei silenzi
Nel Coroscenico una pratica vocale accogliente ed inclusiva che canta le persone e i luoghi e fa spazio a tutte e tutti.

Progettare l’azione corale (40 ore) Rinviato a data da destinarsi

Il corso estivo è dedicato alla progettazione. Si tratta di un lavoro pratico che ha lo scopo di mostrare il processo di costruzione di un’azione corale basato sulla ricerca: dalla situazione problematica, alla costruzione di ipotesi per giungere alla realizzazione dell’azione corale all’interno di uno spazio. I corsisti saranno coinvolti attivamente in ciascuna delle fasi al fine di poter acquisire abilità e comprendere attraverso la pratica la metodologia del Coroscenico.

I contenuti del corso estivo sono:
progettazione
studio dello spazio
elementi di drammaturgia sonora e di teatro
riflessioni teoriche

Informazioni dettagliate sul corso saranno disponibili a partire dal mese di ottobre

Chi desidera conseguire la certificazione deve ideare e realizzare un progetto di Coroscenico. Il progetto dovrà essere concordato con una commissione. Un tutor seguirà il candidato in tutte le fasi del percorso, dall’ideazione alla progettazione fino alla sua realizzazione. Ogni fase del percorso dovrà essere documentata. I dati raccolti dovranno essere sintetizzati in un elaborato scritto che verrà discusso con una commissione di specialisti. Le richieste per il conseguimento della certificazione verranno accertate dopo a verifica delle competenze musicali acquisite nel percorso di studi del candidato.

DOCENTI

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scarica il CV

MARIA GRAZIA BELLIA

direttore di coro, formatrice
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ANTONELLA TALAMONTI

Compositrice, formatrice, ricercatrice e performer
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LORENZO DONATI

Compositore, Direttore di coro
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scarica il CV

ENRICO STROBINO

didatta e formatore

Date Corso 2019/2020

Rinviato a data da destinarsi

Orario dei Corsi

Il Sabato dalle 15.30 alle 20.00; la Domenica dalle 9.00 alle 16.30.

Sede dei Corsi

Teatro Villa Pamphili
Largo 3 Giugno 1849 – Zona: Angolo Via di San Pancrazio (ingresso Arco dei Quattro Venti)

Per vedere la mappa clicca qui.

Corsi ORFF 2019/2020

  • € 420,00 per le iscrizioni effettuate entro il 20 settembre 2019
  • € 470,00 per le iscrizioni effettuate dopo il 20 settembre 2019
  • € 420,00 per i direttori dei cori iscritti alla Feniarco o alla ARCL

Cosa c’è da sapere

Per partecipare al corso bisogna essere associati all’Osi ORFF-Schulwerk italiano per il 2018/2019.

L’iscrizione è di € 15,00 e va versata a inizio corso (non tramite bonifico). Chi è già iscritto dovrà presentare il proprio codice associativo.

Il corso è riconosciuto per 30 ore seminariali ai fini del compimento dei percorsi di formazione dell’Osi ORFF-Schulwerk italiano.

Per Iscriversi

Bisogna versare il 50% del costo del corso e subito dopo (se con bonifico online) o appena possibile (se con bonifico da sportello bancario) deve essere compilato in tutti i suoi campi il modulo d’iscrizione a cui si accede online. Il saldo dei corsi (il restante 50%) va effettuato entro il primo giorno di corso. I corsi sono a numero chiuso. Le iscrizioni vengono accettate fino al raggiungimento del numero massimo secondo l’ordine cronologico di versamento della quota d’iscrizione. Per sapere se sono ancora disponibili i posti è sufficiente controllare nel modulo di iscrizione se è possibile selezionare il corso desiderato.

Il pagamento può essere effettuato nei seguenti due modi:

  1. Tramite bonifico bancario sul conto intestato alla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
    INTESA SANPAOLO – IBAN IT72 A030 6909 6061 0000 0000 403
    N.B. È necessario specificare nella causale per quale corso si effettua il bonifico e se si tratta della quota d’iscrizione o del saldo.
  2. Contanti o Bancomat direttamente alla segreteria della Scuola. Non è possibile pagare l’iscrizione tramite vaglia o altri mezzi.

Tutte le quote sono comprensive dell’iscrizione, dei costi per materiale, degli attestati di frequenza rilasciati al termine dei corsi o seminari e delle dispense.

RECESSO

Chi per qualsiasi motivo, dopo essersi iscritto e aver pagato la quota, rinunciasse a partecipare ai corsi può recedere dall’iscrizione e riavere parzialmente o totalmente la cifra pagata secondo le seguenti modalità: leggi le modalità di recesso.

Sconti

Sconto del 15 % agli associati ANBIMA Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome ai sensi del protocollo firmato il 26 Ottobre 2019

Indicare nella scheda il campo:  Banda o Coro di appartenenza

 

NOTE

Le eventuali riprese audio / video durante i corsi sono regolamentate dai singoli insegnanti. È indispensabile munirsi di vestiario adatto alle attività (tuta, scarpe ginniche o altre idonee calzature), senza il quale non è possibile l’accesso alle sale. Per ogni corso sono consentite assenze per un numero massimo di 10 ore.

AVVISO PER GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE PUBBLICHE DI OGNI ORDINE E GRADO

La legge 107 all’art. 1 comma 121 recita “Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è istituita, … la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, può essere utilizzata per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.”

Come utilizzare il buono docenti

PROCEDURA PER EMETTERE UN BUONO CON CARTA DOCENTE

1. Entrare sul sito carta docente con le proprie credenziali SPID
2. Cliccare su crea buono
3. Cliccare su Fisico
4. Cliccare su Formazione e aggiornamento
5. Cliccare su Corsi aggiornamento enti accreditati/qualificati ai sensi della direttiva 170/2016
6. digitare l’importo del buono
7. crea buono
8. stampare il buono e inviarlo in allegato per posta elettronica in PDF a amosvigna@donnaolimpia.it

La Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia è ente accreditato al MIUR dal giugno 2001 ai sensi del DM 177/2000 (Art 2 c4) e successiva Direttiva n. 90 del 1 dicembre 2003, oltre essere firmataria di un protocollo di intesa con la Direzione Generale del personale scolastico (7 febbraio 2013).
Di conseguenza i fondi erogati in busta paga ai docenti della Scuola pubblica ai sensi del comma in questione possono essere spesi per i corsi di formazione e aggiornamento organizzati dalla SPM Donna Olimpia e rendicontati con regolare fattura.

NOTA MIUR DPCM corte dei conti